Immigrazione e accoglienza: a quali condizioni e a che prezzo?

Immigrazione e accoglienza: a quali condizioni e a che prezzo?

 

Immigrazione e accoglienza sono temi al centro della propaganda politica del nostro paese da tempo, l’ultima campagna elettorale per le politiche ne è stata un triste esempio. Estrema destra, centro-destra e centro-sinistra, spalleggiati dalla maggior parte dei media nazionali, parlano di “emergenza migranti” e della necessità di soluzioni drastiche per fermare un’orda in grado di travolgere la nostra economia e di stravolgere la nostra cultura.

L’interpretazione apocalittica di quanto sta avvenendo fa leva su paure e irrazionalità e, alimentando fenomeni di razzismo e xenofobia, nasconde al dibattito i numeri reali e i fatti concreti, tra i quali il dovere, sancito dall’articolo 10 della Costituzione, di accogliere chi vede la propria incolumità e i propri diritti minacciati nella terra d’origine. La questione che si pone, quindi, non è se e in quali proporzioni accogliere i rifugiati ma a quali condizioni e a che prezzo.

In quella che ha l’aspetto di una psicosi collettiva, anche il sistema di accoglienza è nel mirino: innumerevoli e quotidiane sono le denunce di malaffare e disservizi. Tuttavia, parlare insistentemente di emergenza alimenta una conduzione emergenziale dell’accoglienza che lascia spazio alle ambiguità e al profitto privo di scrupoli.

Al contrario, un sistema di accoglienza pianificato sulla lunga durata dovrebbe documentare in modo trasparente l’entità del fenomeno: la quantità e la distribuzione dei richiedenti asilo sul territorio nazionale, l’effettiva modalità di gestione degli arrivi e dell’accoglienza, la quantità e la funzione dei diversi soggetti, pubblici e privati, che compartecipano a tale gestione. Allo stesso modo, la politica, invece di soffiare sul fuoco della paura e del razzismo, dovrebbe puntare a monitorare la situazione e a proporre dei meccanismi di garanzia che verifichino il modo in cui vengono spesi i finanziamenti pubblici e, al contempo, come offrire ai richiedenti asilo una vita dignitosa e un serio processo di integrazione.

Tutto questo si può fare. Con questa convinzione abbiamo iniziato un viaggio nei centri di accoglienza di tutta Italia: vedere con i nostri occhi cosa accade, parlare con i professionisti e le professioniste che vi operano, con i e le migranti ospiti, capire quali sono i difetti del sistema e quali le esperienze virtuose riproducibili. Un primo passo per proporre una pianificazione nazionale che garantisca una spesa pubblica trasparente e la tutela dei diritti umani.

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